Home
Castelmagno
Cultura
Eventi
Siti amici




Per dare inizio alla presentazione e fare il punto sul progetto "Il Cammino di San Magno", occorre
ritornare all'estate 2013, quando una squadra forestale della Regione Piemonte, su richiesta del comune di Castelmagno, ha reso nuovamente percorribile la mulattiera tra la borgata Nerone ed i tornanti della strada provinciale, al fine di costituire un percorso escursionistico Campomolino - Chiotti.


L'impulso di Dario Donadio al recupero di sentieri (testimoniato dal riconoscimento di Primalpe a novembre 2014) e la realizzazione a Vinadio del Sentiero dei Santi per raggiungere il Santuario di Sant'Anna, hanno generato il proposito, nell'ottobre 2013, di realizzare un percorso denominato "Il Cammino di San Magno".

Questo consiste nel ripristino della percorribilità dell'antica strada che conduce da Campomolino al Santuario, attraverso le borgate Nerone e le frazioni Chiotti e Chiappi.
I sostenitori dell'iniziativa sono il Comune di Castelmagno, il Santuario di San Magno ed il Centro Occitano
di cultura "Detto Dalmastro"
.
Le motivazioni che hanno fatto pensare al Cammino di San Magno sono diverse.


Il Santuario di San Magno, meta del cammino
Il recupero del sentiero vuole, principalmente, consentire a pellegrini ed escursionisti di raggiungere in sicurezza la zona del Santuario, evitando di utilizzare la stretta strada provinciale, in alcuni periodi molto trafficata.

La plurisecolare devozione a San Magno e l'incremento dell'escursionismo, portano infatti un gran numero di camminatori, soprattutto nella bella stagione, a raggiungere il Santuario, ove è possibile pernottare nel rifugio escursionistico (posto tappa GTA - Grande traversata delle Alpi), collocato nel monumentale complesso storico.

Inoltre, il sentiero si sviluppa in un paesaggio molto suggestivo, attraverso un territorio ricco di segni della civiltà alpina.
Dal punto di vista storico e culturale, si riscopre quindi una via di comunicazione, usata per secoli dai montanari e dai devoti al culto di San Magno.


Il recupero si inserisce in quell'attività di ricerca storica, che da anni riguarda la media e alta valle Grana, territorio ricco di elementi di interesse. In tal senso, proseguono le iniziative del Centro occitano "Detto Dalmastro" di Castelmagno, riferite a "Una casa per Narbona".

La montagna cuneese è infatti costellata di frazioni disabitate e molto spesso in rovina: una di queste, Narbona,
è emblema della civiltà alpina.
A Campomolino è in allestimento la ricostruzione di alcuni interni originali della frazione, grazie al meritevole lavoro
di raccolta informazioni e studio di un gruppo di volontari. Nel contempo, è in corso d'opera l'intervento di salvaguardia e catalogazione del prezioso archivio storico di Castelmagno, grazie ad un contributo della Regione Piemonte.

Ritornando al Cammino, poiché il progetto non richiede autorizzazioni particolari, in quanto trattasi di manutenzione di strada esistente ed indicata sulla carta catastale, i lavori sono proseguiti nell'estate 2014.
La squadra forestale della Regione Piemonte - Settore proprietà forestali di Cuneo ha tagliato alberi e ricostruito la sede del sentiero nel tratto tra i tornanti della strada provinciale ed il ponte dell'antico pilone a Chiappi.


La Chiesa di Campomolino
l'inizio del Cammino di San Magno

La Chiesa ed il Pilone di S. Anna di Chiotti
punto intermedio del cammino

L'intervento è stato svolto con grande competenza, vista la necessità di dover di ricostruire il sentiero dove la mulattiera era stata cancellata dalla realizzazione dell'attuale strada provinciale.

Nell'autunno 2014, la Protezione civile ANA Valle Grana ha effettuato il sopralluogo per migliorare alcuni brevi tratti e per liberare un punto ostruito da legname, che costringe ad una deviazione. Purtroppo, in si sono verificate le note calamità atmosferiche autunnali che hanno impegnato i volontari della squadra in altre zone, per cui si spera di poter intervenire nella primavera del 2015.
Nell'ottobre 2014, è stato comunque rilevato il percorso con il GPS, grazie alla competenza di Orlando Collino del CAI Cervasca - Valle Grana.

Su parte del cammino è già stata posizionata l'idonea segnaletica; la rimanente verrà predisposta in questo inverno ed installata la primavera prossima.


La splendida visuale quando si sbocca
nella conca di Chiappi e del Santuario

La chiesa di S. Sebastiano di Chiappi
segnala che il cammino volge al termine

Per il 2015 sono previsti i lavori di miglioramento del tracciato ove necessario e manutenzione ordinaria e l'installazione della segnaletica.
E' allo studio un simbolo per individuare il Cammino di San Magno, che verrà collocato sui sostegni di segnali già esistenti e nei punti ove necessario per indicare la direzione corretta.

Sempre in questo autunno, si è stabilito un contatto con l'associazione "Il Cammino di Sant'Anna"
, che rivolge l'attenzione "a tutti i luoghi a cui i Cuneesi e non, si presentano su spinta religiosa, spirituale, personale e/o sociale-culturale con l'obiettivo di recuperare, rivalorizzare e, dove sarà necessario, ripristinare quei Cammini che per secoli sono stati fonti di esperienze forti ed importanti nella vita della popolazione della provincia Cuneese
e non solo" (da www.ilcamminodisantanna.org).

L'intento è di collaborare per promuovere entrambe i cammini. Il passo successivo, potrebbe essere di indicare sui rispettivi siti internet il percorso per andare da un santuario all'altro, attraverso le montagne, in due giorni.
San Magno e Sant'Anna saranno così collegati non solo dai cammini di pellegrinaggio, ma anche da una preziosa collaborazione.

A fine 2014, sono iniziati i lavori per la realizzazione della centrale idroelettrica, prevista
in frazione Einaudi. La realizzazione della condotta interessa alcuni tratti di sentiero;
il comune vigilerà affinchè venga correttamente ripristinato lo stato dei luoghi e non
venga compromesso il passaggio sull'antica mulattiera.




 Per contattarci:  castelmagno.oc@gmail.com