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Cumuno
de CHASTELMANH - Comune di CASTELMAGNO
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Chastelmanh
(Castelmagno) con le sue quindici frazioni:
Champdamoulin, Niroun, Quiot, Quiap, Tech, Arbouno, Inaout, Coulet, La Crous, Albrè, Champdarfei, Valiera, Batouira, Caouri, Rulavà, il suo Santuario dedicato a San Magno martire, es granges (le malghe) Pilounet, Fourest, Chimou, Enfernet, appartiene alla regione occitana, regione compresa geograficamente tra le Alpi, i Pirenei, il Mediterraneo e l'Atlantico francese. L'Occitania è una delle così dette "Nazioni Proibite" d'Europa. Essa non ha mai costituito, nella sua interezza, uno stato unitario, ed è pertanto identificabile solamente con criteri socio-linguistici. Lo spopolamento, prodotto dalla corsa all'industrializzazione degli anni 50\60, ha ridotto a cinque le frazioni costantemente abitate: Campomolino, Chiappi, Chiotti, Nerone, Colletto. Come avrete notato non esiste un paese vero e proprio denominato "Castelmagno", esso è riferito all'intero territorio comunale. |
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Castelmagno è
facilmente raggiungibile in circa mezz'ora da Caraglio, primo paese
del fondovalle e in meno di tre quarti d'ora dalla città di Cuneo.
Nel periodo estivo, da fine giugno fino alle prime nevicate, è anche possibile arrivarci dalla valle Stura tramite i colli Valcavera e Fauniera, oppure dalla valle Maira attraverso il colle d'Esischie, percorrendo una bellissima via panoramica d'alta quota che, partendo da Sampeyre in valle Varaita, permette di arrivare a Valdieri in valle Gesso attraverso incantevoli paesaggi a 2000 m. d'altidutine. |
I nostri tesori
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Il paese con tutta probabilità
prende il nome da un castello di forma quadrata, con quattro torrioni
agli angoli, di cui rimangono poche tracce nella borgata Colletto.
Il luogo doveva essere noto ai romani, che vi lasciarono un'"arula" dedicata a Marte, ora murata sul retro del suo famoso santuario. La sua storia, comune a quella dell'intera valle Grana, è legata al vescovo di Torino, a Cuneo e alle sorti degli angioini, dei marchesi di Saluzzo e dei Savoia. Al rinomato Santuario, dedicato a San Magno, eroe della mitica Legione Tebea, protettore del bestiame, accorrono ogni anno, particolarmente il 19 Agosto, festa del patrono, pastori, margari e gente comune, per presenziare alle cerimonie religiose, ai festeggiamenti e alla sfilata della famosa Baìa di Castelmagno. A Castelmagno da oltre trent'anni opera il Centro Occitano di Cultura "D. Dalmastro", un'associazione che si adopera per la tutela, la valorizzazione e la promozione della lingua d'OC. |
Castelmagno, con delibera del consiglio n° 15 del 1/4/2000, ha sancito la sua appartenenza alla minoranza linguistica storica occitana. Questo è stato possibile grazie alla legge n°482 del 15/12/1999 che attua l'articolo 6 della Costituzione italiana. Il nome di Castelmagno è soprattutto legato alla produzione artigianale dell'omonimo formaggio, che dal 1982, grazie all'impegno dell'allora sindaco Gianni De Matteis, si fregia del riconoscimento nazionale D.O.C e dal 1996 il riconoscimento europeo D.O.P, quest'ultimo costituisce, con il turismo, una notevole risorsa per la valle. Sul territorio comunale operano ristoranti, trattorie e agriturismi che amano proporre piatti della cucina locale, quali le famose "ravioles", fatte con patate, farina e cagliata del formaggio Castelmagno, condite con panna e burro, gli gnocchi al castelmagno, la "poulenta esleschà" ecc Nell'ultimo decennio sono altresì comparsi laboratori artigianali specializzati nella produzione di liquori, nella scultura del legno e ultimamente nella produzione di miele e biscotti artigianali. |
Cose
da Vedere:
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Il Santuario di San Magno |
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I nostri musei
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Sul territorio del Comune di Castelmagno sono presenti tre musei. A Campomolino, in un vecchio caseggiato, dalla primavera 2015 è presente "Casa Narbona". In essa, sono stati ricostruiti alcuni interni originali della frazione, per mezzo mobili e oggetti recuperati con dovizia dagli ideatori della casa museale nella famosa borgata abbandonata agli inizi degli anni '60 e ormai quasi del tutto crollata. |
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In fraz. Chiappi, è presente quello "Dal Travai d'isì" ubicato in una abitazione costruita nel 1684, raccoglie buona parte degli attrezzi da lavoro di questo piccolo angolo della montagna occitana. Dispone di un catalogo bilingue occitano-italiano in cui sono illustrati tutti gli attrezzi in mostra. In fraz. Colletto, vi è quello della "Vita d'isì" improntato sulla memoria della vita quotidiana con una sezione particolare dedicata ai lustrascarpe. Il "PICHOT MUZEOU" è nato nel 1992 a cura di Olga Martino e Graziano Cardellino con il sostegno del Centro Occitano di Cultura "Detto Dalmastro". In un ambiente antico sono esposti oggetti e strumenti della vita quotidiana, documentati e descritti in lingua occitana e italiana. |
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Ambiente
e territorio...
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A poca distanza
da essi ci si può rinfrescare entrando nel "Pertus
d'la Patarassa", la grotta del
ghiaccio perenne.
A Castelmagno, in un ampio pianoro posto ai piedi di Cima Founiera, nasce il torrente Grana che dà il nome all'intera valle e che nel Maggio 2008 è stato protagonista di una disastrosa alluvione. |
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La variegata vegetazione
presente sul territorio comunale, fa sì che nel periodo autunnale
il paesaggio si trasformi in una variopinta tavolozza colorata di cui
non si può fare a meno di consigliarne la visione.
Da non perdere, magari proprio in questa stagione, una gita nell'inquietante e selvaggio vallone di "Varquiaousa" a metà strada tra Pradleves e Campomolino. Nella stagione estiva per gli amanti del cicloalpinismo\mountain bike sono presenti numerosi itinerari, da quelli più semplici, come la risalita dello sterrato che dalla fraz. Colletto porta alle "grange Sarià", al più impegnativo "Giro del Tibert" adatto a bikers più esperti e atleticamente preparati. Sempre in questa stagione, è da segnalare che in fraz. Campomolino, per chi ama "arrampicarsi" con le ruote su pietre, tronchi e ostacoli di vario genere, è presente un'area attrezzata per il trial. |
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Per quanto concerne lescursionismo
invernale, il buon innevamento e la varietà di paesaggi hanno
permesso ad alcuni itinerari di diventare dei classici dello
Sci Alpinismo e dell'escursionismo con le racchette da neve,
tra questi vi segnaliamo:
- Santuario di San Magno - Monte Tibert - Sant. S.Magno - "Col des Lesches" (Colle d'Esischie) - Colle Fauniera - Fraz. Chiappi - Monte Viridio - Santuario di San Magno - Monte Crocette Per gli amanti dell'arrampicata su ghiaccio, segnaliamo le cascate ghiacciate che, nei periodi più freddi, si formano in modo naturale nei dintorni di Campomolino. |
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In questa pagina immagini di:
Claudio Pallard Ezio Donadio Luca Falco Daniele Garnerone Daniele Rovera Dario Donadio |
Per contattarci: castelmagno.oc@gmail.com
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